«Ma alla fin fine, se lo debbo dire, io penso che a dischiudermi la vita sono stati in gran parte i libri. Non le grammatiche o i vocabolari ma tutte le opere in cui vive qualche sentimento»:
Cesare Pavese, Lettera ad Augusto Monti, Reaglie, agosto 1926, p. 8 e in Id., Lettere 1924-1944, a cura di Lorenzo Mondo, Torino, Einaudi,1966, pp. 25-26.
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