Ho iniziato la mia attività didattica e scientifica alla fine degli anni cinquanta: il mio primo scritto è del 1959 e il mio insegnamento si è svolto nelle università di Modena, Cagliari, Urbino, Perugia, Roma “La Sapienza”, Roma Tre, Luiss di Roma. In questo lungo periodo ho pubblicato più di duecento lavori, per i quali rinvio all'elenco delle Pubblicazioni dei miei scritti riportata in questo sito, tra i quali anche un manuale di diritto ecclesiastico, la cui prima edizione è del 1974 e l’ultima del 1986 (Padova, Cedam), e un manuale di diritto amministrativo, pubblicato in forma più breve nel 1988 (Roma, La nuova Italia scientifica), e, in una nuova edizione completamente rielaborata, nel 2000 (Padova, Cedam).
Nei miei lavori scientifici hanno sempre avuto un notevole rilievo le note, talora inserite nel testo, più spesso riportate a piè di pagina: ritengo infatti che, soprattutto nei testi universitari, deve sempre assumere importanza il collegamento tra i ragionamenti che vengono sviluppati nel testo e i contenuti di altri innumerevoli saggi, articoli, volumi, manuali e scritti vari.
Come ha scritto Michel Foucault.
Il fatto è che i confini di un libro non sono mai netti né rigorosamente delimitati: al di là del titolo, delle prime righe e del punto finale, al di là della sua configurazione interna e della forma che lo rende autonomo, esso si trova preso in un insieme di rimandi ad altri libri, ad altri testi, ad altre frasi: il nodo di un reticolo [(1998) L'archeologia del sapere, p. 32].
Mi piace pensare che il mio amore per i libri e per le riviste, meglio forse potrei dire per la “carta stampata”, possa avere esercitato un'influenza nel trasmettere lo stesso sentimento nei confronti dei tanti giovani che hanno frequentato le mie lezioni in questi anni.
Come in ogni altro libro di diritto, anche nei manuali universitari si deve, a mio avviso, continuare ad assegnare importanza all'esigenza di reperimento delle informazioni che riguardano le singole materie di insegnamento: non soltanto, naturalmente, le disposizioni legislative, in quanto è generalmente riconosciuto che chi voglia acquisire una conoscenza effettiva del diritto vigente deve rivolgere la propria attenzione non solo ai testi di legge ma anche e soprattutto alla giurisprudenza, alla dottrina, alla prassi della professione forense.
Dopo un lungo periodo nel quale le mie ricerche non hanno potuto contare sull'uso di internet, di recente ho potuto comprendere, soprattutto valutando la frequenza e il gusto con i quali ricorrono ad internet i miei collaboratori e i miei studenti, quanti utili e positivi risultati si possono raggiungere se si diventa più esperti nella ricerca elettronica dei testi giuridici.
L’apertura di questo sito risponde anche all’esigenza di rendere in esso disponibili le indicazioni delle fonti normative ed i riferimenti bibliografici nei quali sono indicati per esteso tutti gli elementi per rinvenire i richiami normativi e gli scritti citati sinteticamente nei volumi e, in particolare, nei manuali.
Per quanto si riferisce alle bibliografie, ricordo che il materiale bibliografico è stato raccolto in modo il più possibile completo, ma è inevitabile che anche le bibliografie qui riportate, come ogni rassegna bibliografica, presentino inesattezze, omissioni ed errori: chiedendo scusa per gli involontari errori ed omissioni, spero che coloro che li individueranno vorranno cortesemente segnalarmeli, per potermi consentire di correggerli.
Voglio qui esprimere la mia sincera gratitudine nei confronti di Antonella Frattini e Giannalberto Mazzei: certamente non avrei potuto aprire questo sito se non avessi potuto contare sulla professionalità e la perizia tecnica di Antonella e senza l'affettoso incoraggiamento e i preziosi suggerimenti di Giannalberto.
Sergio Lariccia
Roma, 24 giugno 2004